7 consigli per liberarsi dalla fame nervosa abbinandoli alla tua quotidianetà

Perché fidarsi di me

La tua to-do list in ufficio è talmente lunga che non sai da che parte cominciare e a casa la situazione non è tanto diversa. Quando lo stress prende il sopravvento tendiamo a concederci qualche strappo di troppo e a mangiare cioccolata, patatine & Co. Voglio condividere con te 7 consigli per evitare di cedere agli attacchi di fame.

Suggerimento: con queste barrette ti assicuri uno spuntino veloce e salutare per le pause. Buone come i tuoi snack al cioccolato preferiti ma senza zuccheri aggiunti.

Barrette all’avena, super semplici, super versatili.
Spesso faccio le barrette, circa una volta al mese minimo perché mi piace averle fatte in casa è sicuramente il gusto si sente rispetto a quelle comprate.
Questa tra tutte è la ricetta che più amo perché è molto versatile e posso ogni volta sostituire gli ingredienti in base a quello che preferisco o che ho a disposizione.
Con questa ricetta non ci si può sbagliare mai.
Hanno una bellissima consistenza che tanto amo, sono abbastanza morbide e chewy, con tanta croccantezza.
C’è il miele al posto dello zucchero e tanti ingredienti tra semi e frutta secca che rendono queste barrette davvero complete.
Come sempre potete sostituire gli ingredienti in base a quello che più preferite.
Per la parte iniziale ho usato olio di cocco, miele e burro di arachidi (potete sostituire il miele e il burro di arachidi con altri ingredienti simili a vostra scelta).
Poi presente ovviamente e protagonista è l’avena+ il muesli…poi vi lascio il totale degli ingredienti così potete sostituirli come preferite.
Vedrete che queste barrette vi sorprenderanno.

Ingredienti per una teglia circa da 20×28:

• 100 g di olio di cocco;
• 160 g di miele a scelta (io mix di millefiori e arancia);
• 140 g di burro di arachidi (sostituibile con un’altro tipo mandorle, noci, pistacchio ecc…);
• 150 g di fiocchi di avena;
• 50 g di muesli;
• 40 g di farina di cocco;
• 1 cucchiaio di sciroppo di acero;
• 1 cucchiaino di vaniglia o aromi a scelta;
• 1 cucchiaino di Sale (è fondamentale se volete dare un buon contrasto);
• 1 cucchiaio di gocce di cioccolato (io ho usato le codette);
• 185 g di mix tra semi, frutta secca, frutta disidratata, riso soffiato a vostra scelta (potrebbe volerci qualche cucchiaio in più).

Procedimento:
Mettete l’olio di cocco, il burro di arachidi e il miele in una ciotola capiente, poi mettetela nel microonde e fate sciogliere per bene (regolatevi in base alle funzioni del vostro microonde). Aggiungete gli aromi, lo sciroppo di acero, il sale (io ho usato un sale grosso di Trapani che uso solo per particolari preparazioni, potete usare il sale fino), l’avena e il muesli e mescolate per bene.

Aggiungete anche la farina e mescolate. Aggiungete il mix di ingredienti che avete scelto mescolate per bene, (io ho utilizzato: nocciole, mandorle a lamelle, granola, miglio soffiato, quinoa soffiata, semi di girasole, semi di chia, riso soffiato, riso soffiato integrale, uvetta, cocco disidratato) la consistenza deve essere abbastanza compatta, nel caso non lo sia aggiungete qualche cucchiaio in più dei vostri ingredienti. Aggiungete anche le gocce di cioccolato (come dicevo in descrizione avevo finito le gocce di cioccolato e ho usato le codette, sciogliendosi hanno dato il colore marroncino alle barrette).

Rivestite la teglia con la carta forno precedentemente bagnata e strizzata.
Mettete il composto e livellatelo per bene.
Aggiungete in superficie se volete altri ingredienti.

Infornate nel forno già caldo a 160° per circa 30 minuti (controllate sempre lo stato di cottura prima di estrarli dal forno).
Una volta pronti estraetela delicatamente mantenendo la carta forno, poi lasciateli raffreddare e successivamente potete procedere a tagliarli.

1. Perché quando siamo stressati mangiamo di più?

Quando abbiamo troppe cose a cui pensare e ci sentiamo sotto pressione, il nostro cervello manda al corpo il segnale che l’energia deve essere prodotta rapidamente. Per riuscire a superare al meglio questa situazione stressante abbiamo quindi bisogno di carboidrati ad assorbimento veloce ed ecco che arriva la voglia di dolci o di cibo salato o grasso. La tavoletta di cioccolato, che poi divoriamo con piacere, ci dà la carica e il nostro cervello è momentaneamente soddisfatto.

Suggerimento: con queste barrette energetiche hai una ricarica di energia sempre a portata di mano. Il mix perfetto di semi, frutta secca e fresca.

Un’altra ragione che ci spinge a mangiare fuori pasto è la consuetudine di utilizzare il cibo come ricompensa. Da bambini siamo stati spesso consolati o premiati con un dolcino, ad esempio, dai nostri genitori o dai nonni. Di conseguenza, l’atto di mangiare può innescare in noi una sensazione di felicità e sicurezza. Per abitudine ci piace ricompensarci con qualcosa di dolce dopo una giornata stressante.

Va bene gustarsi un pezzo di cioccolato di tanto in tanto, niente in contrario. Purtroppo, però, in situazioni di stress spesso tendiamo a mangiare più junk food di quello che vorremmo. Per fare in modo che questo non accada più in futuro, ho 7 consigli che ti aiuteranno a combattere gli attacchi di fame.

Consigli contro la fame nervosa

Respirare a fondo

Anche chi ha un’agenda fitta di impegni, il tempo per respirare profondamente lo trova. I respiri profondi ti aiutano a rilassarti e forniscono al tuo corpo tanto ossigeno.

Fare movimento

Fare attività fisica regolare ti aiuta a bilanciare la quotidianità stressante. Questo non significa che devi passare due ore al giorno in palestra, ti basta fare una passeggiata attorno all’isolato dopo cena.

Ascoltare musica

Ascoltare della musica rilassante ti aiuta a calmare la mente. Prendi gli auricolari e fai partire la tua playlist preferita.

Leggere

Spegni il televisore e apri un bel libro. Anche se hai la sensazione che guardare la TV ti rilassi, in realtà non è così e soprattutto prima di andare a dormire sarebbe da evitare.

Suggerimento: preparati una tazza di tisana a base di lavanda e melissa, ti accompagnano in un sonno ristoratore e ti aiutano ad iniziare senza stress la giornata successiva.

Evitare il caffè

Cerca di non bere troppo caffè. Ti senti stanco? Prendi una boccata d’aria o, se non è possibile, apri la finestra e fai una piccola passeggiata, anche in ufficio.

Fare un power nap (pisolino non quello che intendono le nonne di due ore)

Sarebbe ottimale fare un pisolino che ti rigenera e ti permette di ricominciare a lavorare con energia nuova. Non serve avere a disposizione troppo tempo, bastano tra i 5 e i 20 minuti.

Riorganizzarsi

Spesso ci ritroviamo a vivere situazioni di stress perché cerchiamo di fare tutto. Dopo il lavoro vogliamo vedere i nostri amici, andare a yoga o in palestra, pulire e riordinare in casa, cucinare, guardare la nostra serie TV preferita. La giornata però ha sempre solo 24 ore! Cerca di abbassare le tue aspettative e rallenta. Questo ti permette di godere appieno delle attività che fai.

3. Infografica

4. In breve

Avere una quotidianità frenetica non è un buon motivo per abbuffarsi smodatamente. Ridurre lo stress aiuta a combattere gli attacchi di fame. Fai una passeggiata all’aria aperta ascoltando la tua musica preferita e respira a fondo. Così ti dimentichi del fastidioso languorino e fai del bene alla tua salute.

Imparare a volersi bene non avviene dall’oggi al domani, ma è un processo profondo che include molti aspetti psicologici. Occuparti di più di te, delle tue sensazioni e idee può essere di aiuto. Ricorda che un’alimentazione sana e bilanciata è il carburante per il corpo, mentre avere una mentalità positiva e volersi bene è il cibo per l’anima. Entrambe le cose influiscono su tutta la tua vita.
Ecco perchè ho scelto di accompagnare le donne con l’ossessione del cibo e con la difficoltà d’esprimere le proprie emozioni, in un percorso creato e testato su di me, che ero la regina della bassa autostima.

Vuoi liberartene per sempre?

Inizia anche tu, come altre donne il percorso “Saziare la Bulimia Life”, sono riaperte le iscrizioni al prossimo corso, affrettati ancora 4 posti disponibili.

A presto, Immacolata.

Condividi il mio articolo su: