PERCHÈ MEDITARE?

Sapevi che trascorriamo in media 3 ore e 15 minuti al giorno al cellulare? ⁠ ⁠

Il prendere il telefono in mano per controllare “solo una cosina” e di venirne “risucchiate” per ore è una cosa che conosciamo tutte. È un’abitudine si è insinuata nella nostra vita quotidiana ed è diventata inconscia e automatica.⁠

Ma ecco la buona notizia: il nostro cervello può essere “riprogrammato”!

Possiamo decidere di cambiare le nostre abitudini, sovrascrivere con altre, migliori.⁠ ⁠

Questa capacità straordinaria, che è nelle nostre mani, è resa possibile dalla neuro-plasticità.⁠ ⁠

Quindi, se sei solita guardare il cellulare come prima cosa la mattina, prova a sostituire questa abitudine con una breve meditazione.

COME INIZIARE A MEDITARE? TE NE PARLO IN QUESTO ARTICOLO

Ti è mai capitato di sederti a gambe incrociate per meditare, chiudere gli occhi, cercare di calmare la mente… eppure i tuoi pensieri continuano a saltare da una parte all’altra, non lasciandoti un attimo di respiro?

Non sei sola – quando ho cominciato a meditare, la mia mente continuava a farsi distrarre, e avevo la sensazione di avere bisogno di una voce che mi guidasse in ogni passo. Poi con la costanza, e l’esercizio quotidiano, mi sentivo sempre più focalizzata.

Innanzitutto, è importante precisare una cosa: la meditazione non è una pratica di rilassamento, ma di concentrazione.

La meditazione (da non confondere con la mindfulness) consiste nel prestare attenzione a un solo aspetto al nostro interno, ad esempio al respiro, alle sensazioni corporee, oppure a un mantra specifico o a una visualizzazione.

L’obiettivo della meditazione è renderti conto che tu non sei i tuoi pensieri, che puoi osservarli e prenderne distanza, senza lasciarti trasportare da essi.

Come sostengono i ricercatori: “Una mente errante è una mente infelice”, perché: la felicità e la soddisfazione reali si trovano solo nel momento presente.

Ma facciamo un passo indietro – perché meditare?

LA DIPENDENZA DIGITALE E I SUOI EFFETTI

Fino a qualche anno fa, come prima cosa la mattina, controllavo il cellulare. Era normale. O meglio: un’abitudine.

Ero ancora a letto, la giornata non era nemmeno iniziata, eppure mi sentivo già in ansia, stressata. E non mi chiedevo nemmeno, se ci fosse un’alternativa migliore.

Poi con gli anni ho imparato che l’esposizione passiva alle cattive notizie, alle urgenze del lavoro, alle richieste esterne, in un momento così prezioso della giornata, in cui stiamo transitando dal sonno alla veglia, ci porta in uno stato di re-attività.

Quest’abitudine o, meglio, dipendenza digitale, ci catapulta in uno stato di stress, aggressione, insoddisfazione, frustrazione, ansia e angoscia. Emozioni che ci portiamo dietro tutto il giorno con il partner, le colleghe, gli sconosciuti, con noi stessi. E che influenza anche lo stato emotivo degli altri.

A causa di questa dipendenza digitale:

  • Dormiamo male;
  • La nostra concentrazione è passata negli ultimi decenni da 12 a 8 secondi (meno dei nove secondi di un pesce rosso, secondo uno studio della Microsoft);
  • Siamo irascibili, perdiamo la pazienza;
  • Abbiamo difficoltà a gestire emozioni forti;
  • Le nostre conversazioni a tavola sono distratte da suonerie e ricerche in internet;
  • Controlliamo mediamente il display del nostro telefono ogni 6,5 minuti per 150 volte al giorno, siamo fisicamente in una stanza, ma la nostra mente è insieme al telefono, in un’altra.

RIEDUCARE IL NOSTRO CERVELLO CON LA MEDITAZIONE

La buona notizia è che noi tutti, esseri umani, possiamo scegliere. In ogni momento della nostra vita, possiamo scegliere come reagire agli stimoli esterni, se con rabbia, frustrazione, oppure accettazione e resilienza.

E possiamo decidere di cambiare le nostre abitudini, sovrascrivere con altre, migliori, perché non sono altro che percorsi neuronali nel nostro cervello, che possiamo “riprogrammare”. Questa capacità straordinaria, che è nelle nostre mani, è resa possibile dalla neuro-plasticità.

Significa che il nostro cervello è una sorta di muscolo, e come tale può essere allenato. Allenato a guardare il cellulare come prima cosa, a letto la mattina. Oppure allenato ad essere presente, consapevole, benevolente.

Questo è quello che ho scelto io. Ho sostituito la mia abitudine a guardare il cellulare come prima cosa la mattina, con una meditazione mindful, anche solo di 10 minuti, ogni giorno. Facendo così inizio con una mente calma, piena di energia, pronta ad affrontare una giornata di impegni.

Tramite la meditazione ho imparato a:

  • Accorgermi quando la mia mente comincia a vagare per i fatti suoi, e a riportarla gentilmente al qui ed ora;
  • Osservare le mie emozioni, nel momento in cui montano, come la rabbia, la frustrazione, e a fare 3 respiri profondi, prima di reagire;
  • Lasciare che i miei pensieri, le mie emozioni passino, come nuvole nel cielo, senza seguirli, senza aggrapparmici;
  • Lasciar cadere il giudizio, su di me e sugli altri, ogni volta che si presenta.

I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE

La pratica del sederti in silenzio ad osservare i tuoi pensieri è uno strumento semplice e sempre a portata di mano per imparare ad ascoltare e conoscere te stessa. E per scoprire che tutto ciò di cui hai bisogno è già dentro di te.

Se praticata su base regolare, la meditazione può aiutarti a:

  • Alleviare lo stress, l’ansia e la depressione;
  • Migliorare la tua memoria e la tua capacità di concentrazione;
  • Aumentare la produttività sul lavoro;
  • Gestire le tue emozioni e reazioni;
  • Fare spazio dentro di te e capirti meglio;
  • Mantenerti giovane! La meditazione rallenta il processo di invecchiamento delle cellule.

1. Osserva il tuo respiro
All’inizio della tua pratica puoi semplicemente osservare il tuo respiro. Concentrati sulla parte del corpo in cui “senti” maggiormente il tuo respiro: la pancia, il petto, oppure sull’aria che ti sfiora le narici mentre inspiri ed espiri.
Quando ti accorgi che i pensieri hanno catturato la tua attenzione, torna semplicemente al respiro.

2. Medita a piccole dosi
Se non hai mai meditato prima, non porti come obbiettivo di farlo per un’ora. Riusciresti a concentrarti per molto meno, forse solo qualche secondo, e sarebbe un’esperienza frustrante. Limitarti all’inizio a qualche minuto di meditazione ti motiverà di più, perché avrai subito l’impressione di fare progressi! E pian piano, potrai aggiungere altri minuti, magari puntando una sveglia.

3. L’importanza di una routine
All’inizio di ogni cosa proviamo entusiasmo, siamo motivate. Ma la vita di tutti i giorni ci riporta alla realtà: dopo una settimana “sgarriamo”, ci sentiamo in colpa, ci lasciamo andare, scivolando più velocemente di quanto non vorremmo nelle nostre vecchie abitudini.⁠

PER QUESTO È IMPORTANTE STABILIRE UNA ROUTINE

Io, ad esempio, medito mentre la mattina, appena svegliata, passo i miei polsi e le braccia oltre al viso sotto l’acqua fredda, bevo la mia dose di semi di chia lasciati in ammollo tutta la notte.
Poi mi siedo e inizio a meditare. È ormai parte integrante della mia routine mattutina.⁠

È un dato di fatto: l’energia con la quale inizi la giornata getta le basi per l’energia e lo svolgimento di tutta la tua giornata. Quindi iniziando la tua mattinata in modo consapevole, porterai nella tua la tua giornata concentrazione, produttività, chiarezza, gratitudine, gioia ed energia positiva.
E tu come inizi la tua giornata?

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