Schiava delle App conta calorie?

Qualche settimana fa, nella mia diretta mensile nel gruppo Saziare la Bulimia ho trattato un argomento molto dibattuto in ambito fitness ma anche in generale cioè l’utilizzo delle app conta calorie per dimagrire ed in generale per seguire uno stile di vita alimentare sano.

Non vi ha sfiorato l’idea? Forse è troppo, forse si sta sottovalutando la capacità di scelta, di pensiero, di organizzazione del tempo, dell’importanza del proprio tempo. Ci si affida senza filtro al tablet, al laptop, allo smartphone all’iPad o iPhone touch di ultima generazione. Non più ai propri neuroni. I pollici schiacciano, mentre le dita si muovono convulsamente sullo schermo. Un giorno avremo anche un tavolo di plastica pieghevole su cui si può scrivere direttamente, è un’idea tutta italiana. Si, perché ci serve. Le vecchie lavagne LIM, su cui ancora sta investendo la scuola, sono ormai inutili schermoni datati su cui scrivere la vecchia formula di matematica. Con uno scatto si potrà condividere la soluzione di un compito in classe. Solo un grosso magnete in mezzo alla classe potrà arrestare questo processo. Solo un enorme magnete al centro del mondo.

Alcune persone appena si parla di app conta calorie vedono questo strumento come un Dio, come una cosa utilissima e imprescindibile, mentre altre persone invece appena si parla di app conta calorie lo vedono come un diavolo. Sentirne parlare provoca già solo il pensiero di dover introdurre o dover pesare tutti gli alimenti chi ha ragione che è meglio che peggio come al solito non c’è una risposta non c’è assolutamente un vincitore, una persona migliore o peggiore, dipende sempre dall’obiettivo dalla persona dal contesto, dalla preferenza.

La Culture Diet che sfocia nelle Social Diet

Tra l’anoressia, la bulimia e le classiche problematiche dell’alimentazione, si annoverano anche nuove turbe, come l’ortoressia, la drunkoressia, la vigoressia e dulcis in fundo l’apporessia, forse non ancora apparse tra i lemmi del recente aggiornamento del vocabolario della lingua italiana. Essere dipendente dalle app è diventare degli automi uniformati a cosa? Nello specifico si parla di un’applicazione che le consentiva di programmare i pasti della dieta e subito di applicare l’esercizio fisico necessario ad eliminare quelle calorie assunte. Addizione-sottrazione, niente più. Le sensazioni dell’organismo, la fame, la voglia di fare sport insieme, di divertirsi a un tavolo con gli amici, di giocare a calcio o pallavolo, svaniti.

La chiamano anche Social Diet, l’applicazione che serve per perdere peso in compagnia. Hanno inventato anche la Diet Bet, la scommessa che ti fa vincere se perdi più chili di qualcun altro; una piattaforma per utenti che si lanciano nella scommessa di perdere il 4% del proprio peso corporeo in quattro settimane. Si vincono soldi, ma se si perde più del 12% del proprio peso si viene squalificati. Squalificati dallo schermo, ma non nella vita, quando intanto qualcosa di più grave si insinua sotto la pelle.

Mi immagino la giovane che si aggira tra gli scaffali del supermercato, iPhone alla mano, sempre più preoccupata di conteggi e sottrazioni, sempre più influenzata riguardo a ciò che “non deve scegliere” rispetto a quelli che sono i suoi gusti. Triste, che comunica i dati all’amica. L’applicazione le dice che il cracker di riso va bene, ma attenzione al pane fresco: necessita di un chilometro di corsa in più per essere bruciato. Mi ricordo ancora la ragazzina anoressica che vidi tempo fa fare step in palestra, cercando di sudare il più possibile, muovendo quattro ossa e poca carne. Non ne vedo la gioia. Il potenziale di rischio intrinseco di questi meccanismi non è da sottovalutare, come anche i medici sostengono. Il genitore deve poter conoscere ed essere in grado di controllare un nuovo nemico. Quello stesso congegno che gli consente di scrivere la lista della spesa, di accendere a distanza il riscaldamento, di scansionare con un click alla massima risoluzione il documento di lavoro, può anche fare del male al proprio figlio.

Ma quindi, cosa sono le app conta calorie?

Sono appunto delle applicazioni che aiutano a monitorare il proprio introito calorico, alcune anche la propria spesa energetica, in alcune si può calcolare qual’è il proprio metabolismo, la cosa fondamentale che in queste app c’è una lista di cibi di solito già salvate nei database e inserendo la quantità nel cibo mangiato, si può vedere in una giornata quante calorie si sono introdotte, ma anche che tipo di macronutrienti per esempio quanti carboidrati, quante proteine, quanti grassi.

Pro

Da questa descrizione dell’applicazione, si può vedere come ci siano dei grandi pro nell’usare l’applicazione, appunto il primo è quello di poter monitorare il proprio introito calorico, per capire come ci si alimenta. Molto utile ed è collegata all’educazione alimentare, nel senso che io introducendo ciò che mangio mi rendo conto di qual è la mia alimentazione quindi se introduco troppi grassi o se introduco troppi zuccheri, o se introdurrò abbastanza proteine, per esempio, basandomi sulle linee guida o su una dieta che mi ha dato la nutrizionista in generale utilizzo dell’applicazione potrebbe portare a sviluppare una buona educazione alimentare, ma anche una buona flessibilità si parlava sempre un molto di cibi buoni e cibi cattivi cioè il fatto che se una persona percepisce l’alimentazione come così dicotomica così divisa tra buono e cattivo molte volte ci si può sentire privati mentre con l’utilizzo dell’applicazione sicuramente si può imparare che anche inserendo dei cibi considerati cattivi in realtà si può dimagrire o si può avere un’alimentazione sana comunque quello che si è visto in generale dalle ricerche a che monitorare la propria alimentazione aiuta nel mantenere il dimagrimento a lungo termine di molte persone per esempio quando sono state intervistate sull’utilizzo di queste applicazioni hanno detto che ne hanno tratto grande beneficio perché appunto hanno imparato a mangiare hanno fatto una buona educazione alimentare una buona possibilità e quindi sono riusciti più agevolmente a mantenere il peso o a dimagrire, insomma a mantenere i propri obiettivi. Adesso dopo aver visto i pro arriviamo al rovescio della medaglia.

Contro

C’è da dire che dipende sempre dalla persona e dalla modalità con cui si utilizza l’applicazione, infatti questa applicazione, si monitora a seconda dei numeri che io raggiungo sia di calorie che di macronutrienti. Può portare a una grande felicità, nel senso che io non posso assolutamente superare determinate cose, determinati numeri, determinate calorie oppure, inizio a essere molto in difficoltà quando non so le calorie di un alimento, oppure il problema nasce quando la mia giornata magari era organizzata o entra un impegno dell’ultimo momento l’amico invita all’aperitivo, io sono in difficoltà perché magari mi sono organizzata la giornata alimentare e all’ultimo questa cosa non si inserisce, poi l’aperitivo ovviamente non ha alimenti con dietro le calorie posso avere un’idea ma sicuramente difficilmente sarò preciso nell’utilizzo dell’applicazione, e questo a molte persone crea disagio data dalla mancanza di controllo perché non ci sono delle etichette funzionali e questo porta ovviamente a un utilizzo disfunzionale dell’applicazione perché se prima lo strumento era a servizio della persona adesso la persona è diventata schiava dello strumento. Altro contro è che si perde la sensazione corporee, quindi inizia a perdere la sensazione di fame quindi nella giornata io non ho più fame, mi mancano però 100 gr grammi di carboidrati e mi forzo a mangiare carboidrati, magari un altro giorno si ha più fame, ho camminato 1 km in più quindi ho un pò più fame, in generale oppure magari sono nel periodo premestruale. L’applicazione lo sa?

Se usata con rigidità diciamo che ci fa perdere il contatto con le nostre sensazioni di fame di sazietà senza entrare in poi nel fatto che alcune persone utilizzano questa applicazione, per esempio, per andare a ribasso quindi non so quanto dal 1200 cal. come target e mi sento brava scendo sotto le 1000, 800 e anche 600. Qui si inizia ad entrare nella sfera dei disturbi alimentari.

Quando l’uso dell’app sfocia in un DCA

A seguito di diverse ricerche su queste applicazioni, quello che si è visto anche che negli studi di correlazione, è che l’uso dell’applicazione è correlato a uno sviluppo di disturbi alimentari. Correlato cosa vuol dire? Che non è la causa, si è solo visto una correlazione quindi le due cose sono unite non si sa se per esempio una persona che ha già un disturbo alimentare magari sotto soglia è più portato a usare l’applicazione o se l’applicazione può disturbare i suoi vari stati mentali, però non si può sapere che tipo di correlazione, l’ultima cosa è che non è né un pro e ne incontro ma un’informazione è che il nostro corpo è una macchina, nel senso che è vero e assolutamente assodato che quello che conta di più nel dimagrimento è in calorie ingerite e di calorie spese ovviamente però c’è anche da dire che noi non tutti i giorni abbiamo lo stesso dispendio energetico per esempio quindi noi possiamo aver settato 1800 calorie tutti i giorni però magari un giorno le spendiamo 1750 e un giorno alle spendiamo 1850 quindi non saranno quelle 50 calorie che fanno la differenza perché il nostro dispendio energetico può venire la seconda dell’attività della giornata, e poi la seconda cosa è che le etichette alimentari, che non sono perfette, per questo non ha senso dire “Il mio target sono 100 grammi di proteine, oggi sono arrivata a 98 non va bene” o “Sono arrivata al 110 non va bene è troppo poco il divario” perché appunto le etichette non sono precise quindi il dover essere precisi e rigidi comunque va anche contro il buon senso e quello che è la realtà delle cose.

Cosa devi chiederti

Dopo averti spiegato quali potrebbero essere i pro e contro, devi chiederti:

  1. Perché ho installato l’applicazione?
  2. Qual’è il mio obiettivo? Un dimagrimento perché penso che l’applicazione potrebbe aiutare nel dimagrimento?
  3. Qual’è il mio tipo di approccio all’applicazione?
  4. Vedo che effettivamente avere l’applicazione mi ossessiona?
  5. Mi stressa?
  6. Mi pone in una situazione di dover sempre pensare a cosa ho mangiato, cosa devo mangiare, per organizzarmi non pianificare ma in quel organizzarmi più mi porta a evitare situazioni sociali?
  7. Mi porta a dover mangiare solo cibi che conosco di cui conosco l’etichetta nutrizionale?
  8. Qual’è il mio obiettivo?
  9. Il mio obiettivo è semplicemente avere un’alimentazione sana, il mio obiettivo è fare le gare di body building per cui magari è necessario un maggior controllo oppure nell’alimentazione sana.
  10. L’obbiettivo è essere flessibili in quello che si sta facendo, capire quando smettere di utilizzarla, una volta che una persona ha capito come mangiare più o meno. Se la persona fa fatica però a sganciarsi da questa applicazione nonostante abbia raggiunto l’educazione alimentare.
  11. Che cos’è che porta quella persona a mantenere l’applicazione?
  12. Ha paura, per esempio, di perdere completamente il controllo per capienza, che il controllo sia dato dall’applicazione queste sono tutte un pò di domande da farsi; infatti, la domanda è anche da chiedersi.
  13. Se dovessi cancellare l’applicazione cosa penserei che succederà?
  14. Dopo appunto e a stessi fatti di queste domande quindi per capire sulla persona quali sono i pro e quali sono i contro del mantenere l’utilizzo dell’applicazione o dell’installare l’applicazione e una volta capito per esempio che ci sono più contro che pro posso provare a chiedermi, ok allora adesso mi sono reso conto che l’applicazione mi dà più contro,
  15. Cosa posso fare?

Trova la motivazione per cancellarla.

Cosa posso fare

Provare determinati step il primo step è per esempio provare in una settimana un giorno a non calcolare il proprio introito energetico e vedere magari il giorno successivo quanto ci sia discostati dai nostri obiettivi soliti, quindi da un giorno poi passare a più giorni quindi appunto iniziare a toglierla per due, poi toglierla per tre e poi piano piano iniziare a toglierla per tutta la settimana.

Un’altra cosa molto utile per provare a mangiare senza l’applicazione, dopo ovviamente aver avuto un’educazione alimentare anche aver estratto delle buone abitudini attraverso l’applicazione è quella piano piano di rientrare in contatto con la propria sensazione di fame, si tratta di uno strumento molto utile, una scala della consapevolezza, è una linea da zero a 10 dove zero è assenza di fame, 5 fame media e 10 è affamato, e per esempio prima di mangiare cerco di capire a che livello sono poi, mentre sto mangiando dopo un pò cerco di dare un vuoto a che livello sono di fame di sazietà, alla fine del pasto a che livello sono e dopo 20 minuti questo mi aiuta uno a capire per esempio prima di mangiare a cercare di capire quanta fame ho due mentre sto mangiando mi aiutasse le più presente nel momento e non magari a mangiare in maniera automatica quando ho finito di mangiare cerco di capire qual è la mia sensazione sazietà ma soprattutto dopo 20 minuti cerco di capire di quale la mia sensazione di sazietà perché mi dà un feedback sul fatto su quanto mangiato e quando questo per esempio mi fa stare bene o mi fa stare male se magari devo diminuire mentre ai tre lo devo aumentare.

Per concludere il discorso, se l’applicazione in alcune persone aiuta nel dimagrimento questo non vuol dire che aiuta a raggiungere il benessere perché il benessere è qualcosa di molto più articolato che non si basa solo sul fisico ma si basa anche sulla parte psicologica. Quindi se quando utilizzi l’applicazione stai meglio fisicamente dimagrisci o aumenti di peso a seconda dei tuoi obiettivi, la tua parte psicologica è equilibrata e non provi ansia, stress, dal punto di vista sociale sei tranquilla, allora assolutamente non c’è nessun contro nell’utilizzare questa applicazione ma se per esempio l’applicazione ti fa dimagrire ma a discapito della tua parte sociale e il tuo benessere, dov’è il vantaggio?

Aspetto le tue risposte alle domande!

A presto, Immacolata.

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