Convinzioni limitanti e bulimia

Convinzioni limitanti: cosa sono, quali sono e come gestirle per trasformare radicalmente la tua esistenza.

Le nostre convinzioni possono plasmare, influenzare o perfino stabilire il nostro grado di intelligenza, di salute, di relazioni, di creatività, addirittura il nostro grado di felicità e di successo personale. Robert Dilts

Credenze e convinzioni limitanti: cosa sono

Le convinzioni che abbiamo sono quelle sensazioni di certezza, ma non necessariamente di verità, che possono funzionare da catene invisibili o da binocoli da sfruttare per allargare la propria realtà. Forse non ci hai mai fatto caso ma siamo circondati da convinzioni di ogni tipo, dal pensare che quel gusto di gelato non ci piaccia fino a credere che non possiamo fare una determinata cosa perché non ne siamo in grado. Possiamo quindi suddividere le convinzioni in due gruppi:

  1. Convinzioni limitanti;
  2. Convinzioni potenzianti.

Le convinzioni limitanti sono le catene invisibili che ti bloccano, ti limitano e ti impongono determinate azioni da compiere, in pratica non ti permettono di esprimere il tuo potenziale. Le convinzioni potenzianti invece hanno l’effetto contrario: se credi di poter svolgere un’azione probabilmente ce la farai. Le credenze quindi, sono le storielle che ci raccontiamo da soli e determinano molto spesso stati d’animo, aspettative, comportamenti e relazioni, è quindi facile capire che conoscere e modificare le nostre convinzioni limitanti può permetterci di cambiare la nostra vita. Possiamo vedere le convinzioni potenzianti come il carburante della vita, mentre quelle limitanti come delle zavorre di ancoraggio o delle barriere mentali invisibili.

Convinzioni limitanti sulla vita

Hai mai sentito nominare Roger Bannister? Roger è un ex atleta britannico che ha frantumato una importante convinzione limitante sulla corsa, infatti, prima del 6 maggio 1954 il mondo dell’atletica leggera era convinto che correre un miglio in meno di 4 minuti fosse un’impresa impossibile, fuori dalla portata degli esseri umani, credenza accreditata dal fatto che uno studioso della prima metà dell’ottocento sosteneva che sotto questo limite il cuore sarebbe esploso. Ovviamente oggi sappiamo che non è così, ma siccome fino ad allora, nessun atleta ci era mai riuscito, questa credenza era altamente radicata, finché Roger Bannister riuscì a correre un miglio in meno di 4 minuti stabilendo il record di 3 minuti, 59 secondi e 4 decimi. Il bello deve ancora arrivare, infatti, dopo appena un anno, diversi atleti scesero sotto la fatidica soglia dei 4 minuti, di fatto Roger aveva mandato in frantumi una convinzione limitante che bloccava tutti gli altri atleti. Questo dimostra che siamo abilissimi a notare le cose che confermano le nostre credenze, ma ancora una volta ti invito a pensare autonomamente. Questa storiella potrebbe farti sembrare che l’unico motivo per il quale molti atleti non fossero riusciti a superare l’ostacolo dei 4 minuti fosse la convinzione limitante, ma probabilmente, questo era solo uno dei fattori, un altro potrebbe essere che la conoscenza sulle metodologie di allenamento in continua evoluzione. Detto questo se vedo le cose da un punto di vista troverò sempre fatti che avvalorano quel modo di vedere le cose, questo accade molto spesso anche negli ambienti scientifici: quando qualcuno vuole dimostrare una tesi tende a trascinare la scienza dalla sua parte, citando solo gli studi che avvalorano le sue convinzioni e tralasciando abilmente gli altri. Per contrastare questo tipo di ragionamento in alcuni ambienti si è soliti lavorare in due, così ogni qual volta una persona afferma una cosa, il secondo individuo esordirà immediatamente con un’affermazione contraria per mettere in dubbio quella tesi. Questo sistema è ampiamente usato per testare le teorie scientifiche, se voglio avvalorare la mia tesi non cercherò prove a sostegno ma attaccherò senza pietà la mia teoria per cercare di farla traballare, se la teoria regge, forse è valida. Una tecnica simile puoi applicarla alle convinzioni limitanti sulla vita: se hai una convinzione su qualcosa, prova a fare un’affermazione contraria per verificare se la tua convinzione regge, per capire se è corretta oppure no. Le convinzioni limitanti sulla vita e legate alla bulimia possono presentarsi anche in forme più generiche, le più comuni sono:

  • Sono una donna;
  • Sono un uomo;
  • Sono troppo vecchio;
  • Sono troppo giovane;
  • Sono fatto così;
  • Devo accontentarmi di quello che capita;
  • Non mi merito la felicità;
  • C’è crisi;
  • Ho un metabolismo lento, colpa del DNA;
  • Sono un fallito;
  • Non mi entrerà mai in testa;
  • Non concludo mai nulla;
  • Non sono una persona tecnologica;
  • Sono inamabile.

L’elenco potrebbe continuare per intere pagine perché ognuno di noi inventa le proprie convinzioni limitanti, quindi come primo passo prova ad identificarle.

Convinzioni limitanti sul denaro

Le convinzioni limitanti sul denaro sono molto diffuse in tutta la popolazione e limitano fortemente le persone che cercano di migliorare la propria situazione economica, ecco alcuni esempi di convinzioni limitanti, alcune anche un pò superficiali.

#1 Ci vuole denaro per arricchirsi. Ti sorprenderà sapere che molti dei grandi ricchi moderni sono partiti dal nulla e il 90% di loro sono di prima generazione.

#2 Bisogna aver studiato ed essere come minimo laureati per arricchirsi. Prova a fare qualche ricerca e noterai che persone come Steve Jobs e Bill Gates che negli ultimi anni è tornato nelle prime posizioni tra le persone più ricche del mondo e  non sono nemmeno laureati, e ovviamente tutti i laureati non sono ricchi.

#3 Se diventassi ricco mi trasformerei in un materialista. Beh, se bastassero i soldi per creare persone materialiste, il mondo sarebbe un posto diverso.

#4 Una volta era facile diventare ricchi. Il fatto non è che una volta fosse più facile diventare ricchi, questo ragionamento funziona se provi ad applicare strategie vecchie di mezzo secolo ai tempi moderni: è ovvio che una strategia finanziaria di quarant’anni fa non può funzionare oggi, il punto è imparare e formarsi.

#5 Il denaro non compra la felicità. E allora, anche se fosse? Vai oltre al ragionamento se la ricchezza renda felici oppure no. Detto francamente, chi se ne importa. Se non ti impegni per migliorare la tua situazione finanziaria, perché tanto i soldi non fanno la felicità, forse è solo una convinzione limitante auto imposta per non doverti impegnare a farlo.

#6 Se diventassi ricco perderei la mia spiritualità, i ricconi non sono spirituali. Ti sorprenderà sapere che moltissime persone ricche praticano meditazione regolarmente, molti sono credenti praticanti o hanno una spiritualità da fare invidia, se non ne conosci nessuno forse è ora di cambiare le tue cerchie di amicizia. In ogni caso la spiritualità è un fattore personale, indipendente dal conto corrente bancario.

“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita.” Confucio

#7 Per fare soldi bisogna lavorare troppo. Anche questa è una delle convinzioni limitanti più diffuse, prendiamo ad esempio il già citato Bill Gates, quando era un semplice programmatore era in effetti l’ultimo a lasciare l’ufficio, quindi è corretto dire che durante la gavetta lavorava più degli altri, ma sappiamo bene a che risultati è arrivato. La lezione da portare a casa è che la massima di Confucio è sempre valida: se fai qualcosa che ti piace non starai mai lavorando veramente, e con il tempo potrai anche godere dei frutti del tuo sudore.

Convinzioni potenzianti

Le convinzioni potenzianti, al contrario delle convinzioni limitanti, sono credenze che ti danno la possibilità di raggiungere risultati che altrimenti ti sarebbero preclusi e che ti aprono occasioni e possibilità; una semplice convinzione potenziante può aumentare i tuoi orizzonti di percezione, creare una nuova realtà e migliorarti la vita. Di sicuro conosci una di quelle persone che vedono occasioni dappertutto, a volte anche dove non ci sono, questi individui sono costantemente immersi in condizioni potenzianti: dove gli altri vedono limiti e paletti, loro vedono condizioni fertili e proficue. Queste persone sono continuamente stimolate da credenze potenzianti, svolgono le loro attività perché innanzitutto sono convinti di poterle fare: prova a depennare le tue convinzioni limitanti e a introdurne di potenzianti, la libertà nella tua mente si riflette nella tua vita. Prendi coscienza che sei tu il padrone della tua vita e delle tue convinzioni, visto che è molto difficile vivere senza, usa le convinzioni potenzianti, lascia stare le convinzioni secondo cui l’occasione della vita capita una volta sola oppure che bisogna aspettare il momento propizio, lasciamelo dire, sono baggianate. Crea le tue occasioni, mettiti nelle condizioni di essere spesso nel momento propizio per svolgere le attività a cui tieni.

Come eliminare le convinzioni limitanti in 3 passi

Eliminare le convinzioni limitanti può essere facile o difficile, molto dipende da quanto sono radicate nella tua mente, da quanto c’è di vero in esse e da quanto sei disposto a cambiare una realtà per un’altra. In effetti, più che di eliminazione bisognerebbe parlare di sostituzione: rimpiazzare una convinzione limitante con una potenziante. Per sostituire una convinzione limitante con una potenziante prova a seguire questi 3 passaggi:

#1 Identifica le tue convinzioni limitanti. Scegli una convinzione palese di cui hai già consapevolezza, per esempio sono troppo vecchio per imparare l’inglese oppure non mi merito la felicità, se riesci, scrivile tutte su carta, facendo una bella lista delle tue convinzioni. Per identificare e scardinare alcune credenze limitanti è utile porsi delle domande strategiche per stimolare un nuovo punto di vista:

  1. Se ci fossero dati nuovi e sconosciuti sarei disposto a cambiare la mia idea?
  2. Attraverso quale ragionamento attribuisco significato a questo fatto?
  3. Ci sono informazioni che non considero perché non sono in linea con la mia convinzione?

#2 Ribalta la tua convinzione rendendola potenziante. Scegli una convinzione e scrivi come potrebbe diventare, ad esempio: non è mai troppo tardi per imparare l’inglese, oppure, mi merito la felicità ogni giorno. Metti in dubbio la tua convinzione e crea dei solidi punti di riferimento per la tua credenza potenziante.

#3 Agisci. Adesso, devi capire che se la convinzione limitante era in grado di castrarti e imbrigliarti, una convinzione potenziante è in grado di liberare il tuo potere, quindi se hai scelto ad esempio di imparare l’inglese, inizia e fai il primo passo, compra un libro di testo o iscriviti ad un corso adatto, ricorda che i tuoi pensieri sono alla base di qualunque azione. Le convinzioni limitanti entrano nel pensiero a furia di ripetersele, quindi usa la stessa strategia per le convinzioni potenzianti, ripeti la tua convinzione, così potenzierai le tue credenze. Come hai potuto leggere, sostituire una convinzione non richiede azioni arzigogolate o metodi bizzarri, come sempre tutto sta nella consapevolezza e nella capacità di addomesticare la nostra mente, senza farci condizionare negativamente dal mondo che ci circonda, si tratta semplicemente di mettere in dubbio le tue certezze. Quando hai in mente una convinzione limitante, rifletti su di essa: chi ha instillato in te questa convinzione è una persona affidabile e credibile? Quanto ti costa in termini di soldi, energie e relazioni questa convinzione? Distingui sempre su quello che credi sia vero da quello che la massa dà per scontato.

Consapevolezza delle credenze limitanti

Le convinzioni limitanti, di fatto, ci impongono delle condizioni, se ho una credenza questa mi condizionerà permettendomi di fare o di non fare, ovviamente tutti abbiamo credenze più o meno radicate dalle quali è difficile liberarsi, ma almeno cerchiamo di scioglierci dalle convinzioni più grossolane.

Tu, quali convinzioni limitanti vorresti eliminare? Quali sono le convinzioni che osservi intorno a te e nelle persone che conosci? Rispondi scrivendomi, sarò lieta di risponderti, a presto Immacolata.

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